PostHeaderIcon Il mondo delle scommesse in Italia

Il mercato dei servizi per l’intrattenimento ha raggiunto dei grandi risultati anche e soprattutto grazie alla proliferazione di molti siti per le scommesse su eventi sportivi di ogni genere (calcio, tennis, volley, basket, equitazione, eccetera). Nel nostro paese sono davvero tanti i bookmaker che operano sulla rete e che sono riconosciuti dall’AMMS. Questi portali internet sono pertanto legali e consentono agli utenti di operare le proprie scommesse comodamente da casa. In ogni modo, bisogna altresì dire che una buona parte delle opportunità di fare delle scommesse sugli eventi sportivi nel nostro paese, di solito, vengono gestite da società straniere, anche extracomunitarie che hanno delle agenzie impiantate in diversi esercizi commerciali, come internet cafè, bar, e centri scommesse.

Uno degli eventi di scommesse più popolari nel nostro paese ( alla stregua delle scommesse sul calcio) sono le corse dei cavalli. Infatti, non dobbiamo dimenticare che a Siena, per ben due volte l’anno, si tiene una delle corse più antiche del mondo. Un evento su cui è possibile piazzare delle scommesse legali e conformi alle leggi vigenti in materia.

Il gioco d’azzardo disciplinato dalle leggi dello stato è legale ed ogni evento sportivo può formare oggetto di scommessa, purché sia conforme alla legge. La popolarità dei siti web per il gioco online è divenuta crescente anche grazie all’intervento del legislatore italiano. Quest’ultimo, infatti, mediante delle norme ha liberalizzato il mercato del gioco online nel 2007, dando in questo modo la possibilità anche alle società estere di operare sul mercato italiano in ottemperanza alle norme comunitarie sulla libera circolazione dei servizi in tutto il territorio dell’Unione Europea. Al fine di controllare il traffico generato dal gioco online, negli ultimi è capitato che fossero stati attuati da parte dello stato italiano dei blocchi nei confronti delle società straniere, le quali giustamente reclamano il rispetto dei principi dell’ordinamento comunitario di cui abbiamo detto prima.

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