PostHeaderIcon La vicenda Full Tilt: casinò online e proibizionismo

A quasi un anno di distanza dallo scandalo Full Tilt, gli utenti vittime di truffa cominciano a ottenere le prime risposte.

Dopo mesi di udienze e processi, le responsabilità penali di Full Tilt hanno assunto contorni più definiti. Ray Bitar, individuato come uno degli artefici della frode, è stato arrestato il mese scorso dall’FBI con nove capi d’accusa, tra cui riciclaggio di denaro e gestione di attività di gioco illegale. Il procuratore distrettuale Preet Bharara ha negoziato un accordo con Full Tilt che prevede la restituzione di ben 731 milioni di dollari per le vittime. L’accordo prevede l’acquisto di Full Tilt da parte di Poker Stars, la quale si è impegnata a pagare al governo USA 547 milioni di dollari in rimborsi per gli utenti americani, mentre i restanti 184 milioni saranno versati agli utenti di altri Paesi.

Ora che l’esito del processo è stato rivelato, gli USA devono chiedersi quale sia la strategia migliore per impedire il ripetersi di questi atti criminali. Secondo Bharara, Full Tilt è colpevole di frode bancaria ai fini di aggirare i regolamenti riguardanti i profitti ottenuti attraverso il gioco. Le leggi USA sul gioco d’azzardo sono particolarmente restrittive, e in molti Stati il gioco è vietato, ma ciò non è stato sufficiente a dissuadere gli utenti online.

Secondo l’opinione di alcuni esperti nel settore, la risposta non è il proibizionismo, bensì una maggiore apertura e un regolamento più efficace. Consentire ai casinò online di operare liberamente entro i limiti imposti dai governi ha generato ottimi risultati in Europa, dove case di gioco ben affermate possono dimostrare la propria onestà conformandosi alle normative vigenti. Il vantaggio dei casinò online è evidente: sottoponendosi ai controlli governativi ottengono un marchio che ne conferma la sicurezza, rendendoli così più appetibili per gli utenti.

Inoltre, impedire la nascita di casinò illegali è estremamente difficile, in particolar modo per i governi che rispettano la privacy online dei cittadini ed evitano quindi metodi di monitoraggio invadenti. La legalizzazione e regolamentazione dei casinò consentono di limitare e forse eliminare lo sviluppo di casinò illegali attraverso semplici meccanismi di mercato. Potendo scegliere, infatti, la maggior parte dei consumatori punta sull’alternativa legale e sicura.

Il processo Full Tilt sembra dunque avere un lieto fine, con l’arresto delle persone incriminate e il risarcimento delle vittime. Tuttavia, resta un esempio importante per il futuro, che può aiutare gli organi legislativi a proteggere in maniera sempre più efficace i giocatori.

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